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  • Immagine del redattoreGloria Damaschi

Malattia di Lyme, un aiuto dalla natura

La malattia di Lyme è causata da un batterio chiamato Borrelia burgdorferi, ed è principalmente trasmessa dalle zecche che si trovano nelle aree erbose e boschive.

Talvolta è accompagnata da una caratteristica eruzione cutanea a occhio di bue ma è anche conosciuta come "La grande imitatrice", perché è molto difficile da diagnosticare. I suoi sintomi imitano condizioni come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), sindrome da stanchezza cronica, depressione, fibromialgia e sclerosi multipla, disturbi cognitivi e cardiaci.

Nella maggior parte dei casi, la prima linea di trattamento, comporta la somministrazione di antibiotici come amoxicillina, ma dopo che il trattamento standard è stato completato, può insorge una situazione clinica nota come "infezione persistente di Lyme", resistente agli antibiotici.

La buona notizia, che va però convalidata con studi clinici, è che ci sono evidenze sull’efficacia degli oli essenziali a supporto del trattamento anche delle cellule persistenti.


Il Dr. Ying Zhang, Professore nel dipartimento di Microbiologia e Immunologia Molecolare presso la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, ha condotto un nuovo studio dove sono individuati gli oli più efficaci per combattere le forme persistenti della malattia di Lyme:

bacche di pimento, cannella corteccia, semi di cumino, eucalipto, aglio, alberi di mirra e foglie di timo alberi may chang il giglio zenzero.

Non solo hanno sradicato tutti i batteri della malattia di Lyme in sette giorni, ma anche impedito la ricrescita in 21 giorni:


In precedenza, l'autore principale dello studio, aveva già identificato oli essenziali, tra cui origano, cannella corteccia, citronella, chiodi fi garofano e wintergreen, come efficaci contro il biofilm e la fase stazionaria del batterio.

Già ad una bassa concentrazione (circa lo 0,25%) si è evidenziato una maggiore attività anti-persistenza più attiva rispetto al farmaco antibiotico daptomicina.

I primi tre, in particolare, origano, corteccia di cannella e chiodi di garofano, hanno completamente sradicato tutte le cellule vitali senza alcuna ricrescita in sottocoltura in terreno fresco.

E’ risultato che è il carvacrolo (che troviamo in origano ma anche in santoreggia e timo) ad avere il principio attivo più efficace:


In un altro team di ricerca si sono analizzati sia acidi grassi che oli essenziali.

Cinque oli essenziali come olio di alloro, olio di betulla, olio di cassia, olio di camomilla tedesca e olio di timo e 3 acidi grassi (acido docosadienoico acido erucico e acido petroselinico) hanno mostrato attività battericida ma solo l'olio di foglie di alloro e l'olio di cassia ( grazie ai loro costituenti principali, eugenolo e cinnamaldeide), hanno dimostrato di colpire gli aggregati simili a biofilm:


E’ chiaro che sono necessari studi prima che gli oli essenziali possano essere considerati un nuovo trattamento della malattia di Lyme, ma la ricerca ci fa ben sperare.

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